Terre des Hommes lancia una serie di iniziative di fundraising innovative

Finalmente una campagna di fundraising che sfrutta in maniera sinergica diversi strumenti innovativi. Sto parlando della campagna "Io proteggo i bambini" di Terre des Hommes avviata oggi.

Qual'è il tema della campagna?

La campagna "io Proteggo i Bambini" promossa da Terre des Hommes ha come obiettivo la diffusione della cultura della prevenzione di tutte le forme di violenza ed abuso sui bambini in tutto il mondo. Il simbolo della campagna è il Fiocco Giallo che, come riportato da Terre des Hommes, va indossato in occasione del 19 novembre che è la Giornata Mondiale per la Prevenzione dell'Abuso sull'Infanzia dichiarata dall'ONU.

Quali strumenti sono stati utilizzati?

Prima di tutto è stato creato un sito web specifico, con un grafica molto accattivante ma allo stesso tempo intuitiva. Già dalla home page si possono immediatamente individuare i diversi strumenti utilizzati:

  • sms solidale;
  • per l'occasione i "social in giallo" (Facebook e Twitter);
  • merchandising on-line (maglietta oppure fiocchetto giallo); 
  • widget per la campagna (immagini o banner);
  • conto PayPal.
Molto interessante è la sezione "Cosa puoi fare tu" in cui si piegano le varie azioni:
  • on-line: caricare i widget della campagna sui propri siti web o blog;
  • off-line: si può scaricare un manifesto da affiggere con tanto di codice QR per le donazioni con cellulare tramite PayPal;
  • kit fiocco giallo: acquistare il merchandising;
  • social network: si consiglia di sostituire la propria immagine su FB con quella del fiocco giallo, inoltre si spiega come far apparire sul proprio profilo una frase attraverso l'applicazione Phrases. Per Twitter si chiede di mandare una frase a difesa dei bambini con hashtag #ioproteggoibambini. I messaggi appaiono così in automatico sulla home page.
Ovviamente poi c'è il video della campagna, i testimonial ecc.

Tutto qui?

E non è finito qui, perché su Facebook è stata creata una pagina specifica per la campagna che lancia una sfida molto interessante:
Quest'anno vogliamo fare in modo che la comunità di Facebook Italia si renda protagonista di una cosa mai successa. Che adotti tutta insieme una delle Case del Sole di Terre des Hommes. Ci state? 
Volete accettare la sfida? Dobbiamo raccogliere 30.000 Euro. E una casa del Sole porterà la nostra targa, quella degli utenti di Facebook Italia, e da queste pagine continuereo ad aggiornarvi una volta durante tutto il prossimo anno. 
Tramite un collegamento diretto con il conto PayPal è possibile donare per questo specifico progetto del valore di 30.000€. La raccolta fondi è aperta fino a dicembre 2011

Dulcis in fundo

Sempre oggi Terre des Hommes ha messo a disposizione una nuova App per Iphone: SuperRegali (scaricabile da questo indirizzo). Come riportato nella descrizione, gli utenti potranno testare le proprie conoscenze sulla malaria, vedere un video, scaricare dei salvaschermo ma soprattutto partecipare ai Superregali donando diversi oggetti utili attraverso il cellulare. Già dalla grafica di presentazione si prospetta un'esperienza molto interessante e coinvolgente.

Che dire... Faccio i complimenti e un in bocca al lupo a Terre des Hommes per queste loro nuove sfide e speriamo che altre realtà non profit Italiane ne traggano spunto!

2 Response to "Terre des Hommes lancia una serie di iniziative di fundraising innovative"

  1. Riccardo Friede 6 novembre 2010 alle ore 12:54
    Direi che l'ultima riga di questo post veicola il messaggio giusto: "altre realtà non profit ITALIANE"!. Il bravissimo Stephen Pidgeon al festival del fundraising quest'anno ha mostrato quanto forte é il campaigning in giro per il mondo, mettendo in evidenza l'arretratezza italiana ...seguiamo questa campagna e su le maniche tutti! Bel post!
  2. Davide 6 novembre 2010 alle ore 20:58
    Grazie mille Riccardo, purtroppo l'anno scorso al festival non sono riuscito a vedere l'intervento di Pidgeon, ma mi hanno raccontato che è stato molto interessante. Spero di rifarmi quest'anno e forse avrò l'occasione di sentirlo anche al Master in Fundraising (sempre che riesca ad entrarci).
    Effettivamente la cosa che più mi da fastidio del nostro contesto nazionale è che se anche mancano le versioni italiane di alcuni servizi per il non profit del mondo anglosassone (soprattutto a livello di internet), non c'è nessuno che decida di "copiare" e offrire un servizio analogo anche da noi... Speriamo che qualcosa cominci a cambiare!!! La strada è ancora lunga!!!

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