Sempre più ultra cinquantenni sui social network


Dopo una "lunga" assenza dal blog nel mese di agosto, eccomi di nuovo con voi per condividere alcune riflessioni.
Oggi ho letto un post molto interessante nel blog di Vincenzo Cosenza dal titolo "Cresce l'utilizzo dei social network da parte degli ultra cinquantenni". Gli spunti di riflessione proposti sono molteplici. Inoltre, lo stesso autore gestisce un Osservatorio su Facebook che offre dati sempre aggiornati sul contesto italiano. La domanda che mi pongo è al seguente: questa nuova tendenza come si potrà riflettere sul fundraising nel non profit? Cerchiamo ora di fare una breve fotografia della situazione attuale, riprendendo i dati proposti nel blog di Cosenza.

Un po' di dati

I dati si riferiscono ad un'interessante ricerca del Pew Research Center's Internet & American Life Project sull'utilizzo di internet e dei social network negli Stati Uniti. I risultati fanno emergere degli scenari molto interessanti.



















































































Come si può facilmente comprendere da questi due grafici l'utilizzo di internet e dei social network presenta un trend nettamente positivo, anche nelle fasce di età più alte (50-64 e 65+), arrivando ad ottenere buoni livelli.
Vorrei sottolineare alcuni dati secondo me significativi:
  • il 55% degli over 65 utilizza internet per mandare e ricevere mail quotidianamente, distanziandosi di pochi punti percentuali rispetto le altre fasce d'età;
  • quasi il 20% degli over 65 (uno su cinque) utilizza l'home banking quotidianamente;
  • tra gli over 65 il 3% utilizza Twitter quotidianamente, valore importante se consideriamo che dai dati emerge essere uno strumento maggiormente preferito dalla fascia 18-29 (19%);
  • il boom dei social network tra i giovani (18-29) è avvenuto tra il settembre 2005 e maggio 2008 (+61%) mentre per le altre categorie ciò è avvenuto dopo maggio-novembre 2008;
  • la categoria over 65 tra settembre 2005 e novembre 2008 ha avuto un andamento altalenante tra il 4% e il 7%; poi ha avuto in incremento rapido fino al 26% (quasi uno ogni quattro);
  • a maggio 2010 circa una persona ogni due nella fascia 50-64 utilizzava i social network.

E in Italia?

Per quanto riguarda l'Italia possiamo analizzare alcune statistiche sull'utilizzo di Facebook proposte da Vincenzo Cosenza:
  • a luglio 2010 gli iscritti a Facebook sono 16,9 milioni;
  • la fascia che ha registrato la maggior crescita dal dicembre 2008 a luglio 2010 è quella relativa agli over 36 (+410%, da 987 mila a 5 milioni di utenti);
  • a dicembre 2008 il 3,5% degli utenti Facebook rientrava nella fascia 46-55 mentre l'1,2% tra gli over 56; a luglio 2010 il primo gruppo era salito all'8,1% mentre i secondi al 3,99% (673 mila utenti)
Come si può facilmente vedere i dati riguardano una realtà molto limitata (solamente l'uso di Facebook) ma mettono in evidenza come anche in Italia sia in atto un processo simile a quello americano di diffusione dell'utilizzo di internet tra gli ultra cinquantenni.

Quali risvolti per il fundraising?

Ciò ha sicuramente dei risvolti molto positivi per il fundraising:
  • solitamente le fasce d'età che maggiormente decide di sostenere, attraverso gli strumenti tradizionali, una buona causa è rappresentata dagli over 40, proprio quelle che sta registrando un maggior incremento nell'uso di internet e dei social network;
  • la possibilità di raggiungere i pubblici maggiormente sensibili anche attraverso internet permette all'organizzazione non profit di incrementare i momenti di comunicazione, la trasparenza, l'accountability, i mezzi e le occasioni di raccolta fondi ecc.;
  • l'utilizzo dei social netowok da parte di queste fasce d'età è molto più maturo e consapevole rispetto quelle più giovani. Sicuramente la capacità di coinvolgere gli altri e diffondere positivamente una buona causa tra gli amici è più elevata;
  • la diffusione dell'home banking permette di incrementare il numero delle donazioni impulsive, cioè quelle che vengono effettuate istintivamente subito dopo essere stati esposti ad una buona causa;
Penso che tutto ciò rappresenti un'importante opportunità per le organizzazioni non profit. Sicuramente ciò non vuol dire che Facebook e i social network rappresentano delle miniere d'oro per il fundraising futuro ma certamente costituiscono una ghiotta alternativa da affiancare agli strumenti tradizionali di raccolta fondi.
Voi cosa ne pensate?