FundraisingMix si trasferisce!


Finalmente dopo qualche mese di attesa, FundraisingMix si trasferisce su un dominio tutto suo: http://www.fundraisingmix.it.

Grandi novità ti aspettano! Vieni a scoprirle!

ATTENZIONE: se utilizzi un RSS Reader ricordati di modificare l'iscrizione per il mio blog con questo nuovo link feed://www.fundraisingmix.it/?feed=rss2 altrimenti non riceverai più gli aggiornamenti.

Avete sbagliato tipologia di profilo su Facebook? È arrivata la soluzione!

Qualche mese fa in questo post avevamo visto le varie tipologie di profili messi a disposizione da Facebook e come molto spesso le organizzazioni non profit, ma non solo, cadano nell'errore di aprire un profilo personale invece di un profilo aziendale.
Finalmente Facebook ha messo a disposizione un servizio che permette di far fronte a questo errore, come descritto in questo interessante post (vi consiglio di seguire il blog, ha degli spunti e dei case history veramente interessanti) convertendo il profilo personale, nel nostro caso con il nome di una onp, in una Pagina Aziendale.

Come funziona?

È sufficiente collegarsi a questa pagina e seguire le istruzioni, come indicato nell'immagine sottostante.


Uno degli aspetti più interessanti è il trasferimento di tutti gli amici nella nuova pagina. Tutto il lavoro fatto per coinvolgere il maggior numero di persone possibile fortunatamente non verrà perso.

Alcune cose da sapere prima di avviare la procedura


  1. È una procedura IRREVERSIBILE;
  2. La nuova pagina manterrà solo il nome, la foto del profilo e gli amici. Tutte le altre informazioni verranno PERSE;
  3. Prima di convertire il profilo è importante fare un BACK-UP delle informazioni attraverso questo link (voce "Scarica le tue informazioni");
  4. Per accedere alla pagina saranno sufficienti l'indirizzo mail e la password usati per il profilo personale.

Purtroppo non ho potuto sperimentare la procedura per voi, dato che è irreversibile. Ci sono alcune domande a cui mi piacerebbe dare risposta:
  • dato che le pagine aziendali necessitano di un amministratore (profilo privato), come viene risolto il problema?
  • è possibile ricaricare i dati salvati sul nuovo profilo in modo rapido o bisogna caricarli voce per voce?
Qualcuno di voi ha provato? Ora non avete più scuse per risolvere questo piccolo errore!

12 migliori piattaforme on-line di raccolta fondi per i donatori e le onp

Alcuni giorni fa Riccardo Friede mi ha segnalato questa interessantissima analisi proposta dal blog Mashable.com delle 12 migliori piattaforme on-line di raccolta fondi per i donatori e per le organizzazioni non profit. Purtroppo per noi, la stragrande maggioranza dei casi sono legati esclusivamente alla realtà statunitense. 

Nell'articolo troverete per ognuna una breve descrizione e i relativi vantaggi per i donatori e per le organizzazioni. 

Ecco la top 12:
1.  Causes
8.  Jumo
10. Razoo

E se dovessimo fare una classifica italiana, voi cosa segnalereste?

America Red Cross e iTunes insieme per il Giappone


La Croce Rossa Americana (molto attiva a livello di raccolta fondi on-line) in occasione della catastrofe giapponese ha stretto una nuova partnership con Apple e il suo store musicale on-line iTunes. Un esperienza simile era già stata replicata in occasione del terremoto ad Haiti con buoni risultati (negli Stati Uniti proprio la raccolta fondi on-line della Croce Rossa Americana in quella occasione rappresenta la consacrazione ufficiale dell'efficacia dell'internet fundraising).

A mio avviso però questa campagna presenta alcuni aspetti che andrebbero migliorati.
I punti di forza sono sicuramente rilevanti:

  • ogni utenti ha già una carta di credito associata;
  • rappresenta un canale molto sicuro e affidabile (riconosciuto tale anche a livello di percezione personale);
  • target molto vario (comprendente anche le fasce più giovani che solitamente sono meno propense a donare) e molto numeroso;
  • meccanismo molto semplice e immediato, che stimola le donazioni impulsive;
  • grafica molto pulita;
  • range di scelta dell'importo da donare molto ampio (da 5 a 150 €);
I punti di debolezza che andrebbero migliorati sono: 
  • nessun collegamento attivo alla pagina ufficiale all'American Red Cross;
  • informazioni sull'onp molto scarne e posizionate in secondo piano (sembrano le informazioni di servizio o le note);
  • le informazioni tecniche sulla transazione sono poste in primo piano;
  • non c'è la possibilità di fare una donazione diversa da quelle prestabilite (e se volessi donare 500€?);
  • sarebbe stato carino, e sicuramente molto semplice da realizzare, un contatore per garantire una minima accountability;
  • la grafica è molto pulita ma allo stesso tempo è assolutamente povera e non coinvolgente.
Speriamo Apple o la Croce Rossa Americana pubblichino i dati della raccolta attraverso questo canale, prima di tutto per una forma di trasparenza con i donatori, ma soprattutto per comprenderne l'efficacia. 

E voi cosa ne pensate? È uno strumento/canale che può funzionare?

5 x mille: come è andato il 2009?

Finalmente dopo quasi due anni sono usciti gli importi del 5 x mille per il 2009
Neanche l'avessi sentito, solo qualche settimana fa, avevo pubblicato una breve analisi sui dati del 5 x mille fino al 2008, con l'obiettivo di individuare i trend e poter impostare le nostre prossime campagne in modo più accorto. 
Questo strumento è sicuramente fondo di ottime entrate (almeno per una buona parte delle organizzazioni ammesse) ma è legato a molteplici problematicità che potrebbero, anzi dovrebbero, essere superate:

  • vi è una forte discrepanza tra il momento in cui si fa la campagna e il momento in cui si possono valutare i risultati. Ciò fa si che di anno in anno si possano solamente fare delle modifiche sulla base di previsione/sensazioni personali, rendendo tutto il processo di valutazione inutile;
  • è uno strumento fortemente instabile in quanto soggetto a regolamentazione e inserimento legislativo annuale da parte del legislatore, e mai come quest'anno ne abbiamo tastato con mano l'instabilità e aleatorietà;
  • non permette all'organizzazione di conoscere chi ha donato il 5 x mille, impedendo di acquisirlo nel database, ringraziarlo, tenerlo informato/coinvolto e risollecitarlo.
Allo stesso tempo però i pochi dati che l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione ci consentono di fare delle riflessioni interessanti

Siccome riportare in questo post tutte le tabelle di analisi sarebbe impossibile, ho deciso di mettere a disposizione un file in excel con tutti i dati riqualificati e il lavoro di approfondimento che ho svolto (scaricabarile da qui). Per completezza dell'analisi di seguito ho ripreso le riflessioni fatte nel post precedente e integrate nel nuovo quadro con i dati del 2009. 



Ripartizione percentuale degli importi rispetto le categorie e fondo diretto/fondo comune

Circa i 2/3 degli importi del 5 x mille vengono assorbiti ogni anno dalla prima categoria (quella impropriamente indicata come enti di volontariato), per un controvalore di circa 268 milioni di euro. Tale dato dipende sicuramente dal maggior numero di organizzazioni che vi partecipano. 
Per quanto riguarda gli enti di ricerca scientifica e sanitaria, la rispettiva percentuale si attesta attorno al 15%, senza aver mai registrato nei quattro anni significative variazioni. 
Per quanto riguarda invece le ultime due, il loro peso è nettamente inferiore (nell'ultimo anno non hanno superato il 5% totale). 
Molto più interessante è vedere come all'interno delle diverse categorie gli importi siano ripartiti tra il fondo diretto e il fondo comune (considerando solo l'anno 2009 mentre le variazioni saranno analizzate successivamente):

  • enti di volontariato: la situazione è netta, il 90% deriva dal fondo diretto;
  • enti di ricerca scientifica e universitaria: la distinzione è meno netta, anche se si sta consolidando nel tempo (63% a favore del fondo diretto);
  • enti di ricerca sanitaria: la situazione è in rapida evoluzione (nel 2009 si è fermata al 51% a favore del fondo diretto);
  • associazioni sportive dilettantistiche: 72% a favore del fondo diretto;
  • Comuni: per questa categoria è previsto solo un riparto diretto perché il Comune è quello di rifermento del contribuente. 
Ripartizione percentuale firme rispetto le categorie e fondo diretto/fondo comune


Ovviamente il trend è lo stesso degli importi, cioè nelle prime due prevalgono nettamente le firme + cf mentre nella ricerca sanitaria prevalgono le semplici firme senza cf. Confrontandoli però si scopre una cosa molto interessante: in quasi tutte le categorie la percentuale delle firme + cf è inferiore alla percentuale dei relativi importi (ad esempio per gli enti di volontariato nel 2009 l'89% delle firme + cf ha portato il 90% da fondo diretto). Cosa vuol dire? Molto probabilmente si può imputare questa divergenza al fatto che le persone con redditi più alti effettuano la scelta a chi destinare il 5 x mille in modo più razionale, informandosi e tenendo in considerazione il cf, mentre chi ha redditi più bassi, sente l'esigenza di destinare il suo 5 x mille, ma probabilmente non è particolarmente informato e indica solamente il settore (questa tendenza si può riscontrare anche nella donazione media per firma: per la firma + cf nel 2009 a favore degli enti di volontariato ha ottenuto poco meno di 28€ mentre per le semplici firme senza cf scende a 24€).


Variazioni degli importi su base annua


Come si può vedere dal foglio di excel questa analisi è molto ricca di risultati. I principali sicuramente indicano che:

  • tra il 2006 e il 2009 sono stati gli enti di volontariato a registrare un incremento maggiore (+33%) mentre il peggior risultato è rappresentato dai comuni (-65%);
  • le tre principali categorie nel 2009 sono rimaste stabili rispetto l'anno precedente oppure hanno chiuso con un leggero ribasso (ricerca sanitaria -7%). A controbilanciare questo trend ci sono le associazioni sportive dilettantistiche che hanno registrato una crescita del +250% (va considerato che nel 2008 la maggior parte erano state escluse per vizi nella presentazione della richiesta di ammissione).


Variazioni delle firme su base annua


Anche in questo caso l'analisi riporta moltissimi dati interessanti. I principali sono:

  • rispetto il 2006 è la ricerca sanitaria che ha ottenuto un maggior incremento di firme totali (+28,9%), quasi uguale agli enti di volontariato. Il "cucchiaio di legno" se lo aggiudicano i Comuni con una diminuzione del 70%;
  • è interessante sottolineare come l'unica categoria che ha perso firme nel 2009 sia quella legata alla ricerca sanitaria (-3%);
  • tra gli enti di volontariato hanno registrato un trend di crescita maggiore le firme senza cf (+11% tra 2008 e 2009), mantenendo comunque un ruolo percentuale marginale rispetto alle firme + cf;
  • negli enti di ricerca scientifica e sanitaria il trend è opposto, partendo da una situazione in cui le firme senza cf rappresentavano una percentuale importante (soprattutto nella seconda), negli anni la situazione si è riequilibrata (nella ricerca sanitaria c'è stata una diminuzione delle firme senza cf dell'8% dal 2007 al 2008 e del 13% dal 2008 al 2009).
Il podio per ogni categoria

Se si analizzano le prime tre organizzazioni di ogni categoria, ci si accorgerà che i nomi sono gli stessi in tutti e quattro gli anni (ad eccezione delle società sportive dilettantistiche). Alcune osservazioni:
  • l'organizzazione sicuramente più rilevante è AIRC che nei quattro anni ha portato a casa quasi 188 milioni di euro (pari ad 1/8 dell'intero valore compressivo del 5 x mille nel periodo), mentre la seconda e la terza (rispettivamente la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e Medici Senza Frontiere) si sono fermati a poco più del 2%;
  • negli enti di volontariato si può vedere che la competizione è molto agguerrita, le prime tre portano a casa non più del 3,5% annuo della categoria (per analogia si potrebbe dire che siamo in un libero mercato). 
  • nella ricerca scientifica e universitaria, a farla da padrona è l'AIRC, che ogni anno si aggiudica più del 50% del totale di categoria mentre le altre non superano il 5-6% (per analogia si potrebbe dire che siamo in un quasi-monopolio);
  • nella ricerca sanitaria invece poche organizzazioni (le prime 5) assorbono più della metà delle risorse disponibili (per analogia si potrebbe dire che siamo in un oligopolio)
  • per le associazioni sportive dilettantistiche i dati sono pochi ma la ripartizione tra le varie organizzazioni è molto frammentata (la prima non copre neanche l'1% del totale di categoria);
  • le grosse differenze tra le organizzazioni dipendono anche in parte dal diverso perso nella ripartizione del fondo comune in base alla categoria di appartenenza (nella ricerca sanitaria le prime guadagnano quasi di più dal fondo comune che non dal fondo diretto).
Alcune riflessioni finali


Come potete vedere i dati stanno cominciando a formare una buona serie storica e permettono di effettuare dei confronti e delle analisi approfondite. Ci sono alcune riflessioni generali che bisognerebbe tenere in considerazione quando ci si prepara a fare al campagna di sollecitazione del 5 x mille:

  • nella categoria degli enti di volontariato la competizione è fortissima, l'unico modo per ottenere un importo di una certo peso consiste nel veicolare fortemente il proprio codice fiscale e far si che venga inserto nelle dichiarazioni dei redditi;
  • nella categoria della ricerca sanitaria bisogna prestare molta attenzione, fino ad ora anche senza un grosso sforzo comunicativo soprattutto le medio grandi organizzazioni hanno potuto beneficare di una generosa ripartizione del fondo comune. Purtroppo l'aria sta cambiando e diventa sempre più importante investire per trasmettere il proprio cf e farsi riconoscere dai donatori;
  • nel settore della ricerca scientifica e universitaria la situazione è simile agli enti di volontariato. Ad eccezione di AIRC, le altre onp devono lottare in un contesto competitivo;
  • ogni volta che si parla di competizione tra organizzazioni significa che le onp devono lottare per convincere sempre più persone e spartirsi una fetta di torta più piccola;
  • come si può intuire, le riflessioni fatte nel post precedente senza i dati del 2009 non si discostano di molto dal nuovo quadro e restano tuttora valide;
  • IMPORTANTE: i dati si riferiscono al redditi del 2008 quindi non includono ancora l'influsso negativo della crisi (scoppiata alla fine dell'autunno 2008). Sicuramente per il 2010 ci si dovrà aspettare risultati più bassi... speriamo di essere smentiti.
La vostra organizzazione come è andata? Sicuramente ci sono molteplici ulteriori riflessioni che si possono fare, lo spazio è poco ma ci sono sempre i commenti a disposizione! Voi come interpretate questi dati?

Terre des Hommes lancia una sfida su Facebook

Dopo un po' di latitanza, eccomi di nuovo qui per un aggiornamento flash. Purtroppo in questo periodo sono molto impegnato (sto seguendo una serie di progetti che mi tengono incollato al computer tutte le sere fino a notte fonda). 
Come vi avevo annunciato a dicembre, sono in arrivo delle novità: FundraisingMix si trasferisce (questo è il nuovo indirizzo) e si arricchisce di nuovi contenuti. Sto mettendo a punto gli ultimi dettagli grafici e tra pochissimo spero di essere on-line! Seguite il conto alla rovescia, ma prestate attenzione, perché ogni giorno potrebbe essere quello buono!

Vi segnalo questa bellissima sfida lanciata da Terre des Hommes su Facebook, aiutiamo a mandare 10.000 arance entro il 20 marzo. Ogni utente può decidere di inviare un post (un'immagine di un'arancia) a 20 e più amici, stimolando il passaparola. Una tecnica molto simpatica per rafforzare la brand awareness dell'ong su Facebook e sfruttare un potente meccanismo di diffusione virale (se ogni persona che ne riceve una a sua volta la gira a 20 persone, in soli 5 gradini della piramide si possono potenzialmente raggiungere oltre 3.000.000 di utenti). 

Avete fatto il vostro dovere? Affrettatevi mancano solo 11 giorni...

5 per mille: uno sguardo al passato per progettare il futuro

La primavera è il periodo tanto agognato della denuncia dei redditi. Per molti rappresenta una grande sofferenza ma per le organizzazioni non profit è il momento tanto atteso del 5 x mille. Il rapporto tra il Terzo Settore e il 5 x mille non è idilliaco ma è forse più appropriato definirlo di amore-odio: da un lato è fonte di significative entrate ma dall’altro è causa di parecchi malumori (vedi il tentativo di abbattimento del tetto a 100 milioni di euro, la ripartizione dei fondi che non viene mai fatta oppure l’impossibilità di avere i nominativi dei donatori)
Dovendo realizzare la mia prima campagna per il 5 per mille per iniziare sono andato a prendere i dati delle “edizioni precedenti” (purtroppo l’Agenzia delle Entrate è ferma al 2008 con riferimento all’anno fiscale 2007) e ho cercato di delineare un quadro generale. Anche se mancano gli ultimi due anni (2009 e 2010), la situazione che ne emerge è interessante.



Alcune riflessioni generali
  • nel triennio il totale ha segnato un trend positivo: da 337 milioni a 396 milioni con un incremento del 17% (dovuto anche all'aumento del tetto);
  • il numero degli aderenti è cresciuto del 7%: da 13 a 14 milioni;
  • la categoria che ha ottenuta la “fetta di torta più grande” è quella legata al mondo degli enti di volontariato: nel 2008 ha assorbito il 68% del totale annuo.
Analisi per categorie
  • la categoria che ha ottenuto maggior incremento è stata quella della ricerca sanitaria con il 40%, a seguire il volontariato con il 32% e a chiudere la ricerca scientifica ed universitaria con il 25%;
  • per le categorie dei Comuni e delle Associazioni sportive dilettantistiche non è possibile fare analisi in quanto i primi sono stati inclusi solo per il 2006 e reintrodotti dal 2009 in poi mentre i secondi per i primi due anni sono stati inseriti tra gli enti di volontariato.
Mettere o non mettere il codice fiscale cosa comporta?
Sicuramente come si può vedere dai dati rappresenta l’aspetto più importante:
  • enti di volontariato: la quota di scelte generiche è oscillata tra il 9% e il 12%;
  • enti di ricerca scientifica e università:  la quota di scelte generiche è oscillata tra il 43% e il 49%;
  • enti di ricerca sanitaria: la quota di scelte generiche è oscillata tra il 70% e il 61%.
Le differenze sono abissali e sintomatiche: nel primo caso la quasi totalità degli aderente conosceva lo specifico codice dell’organizzazione mentre nell’ultimo 2 su 3 ha semplicemente firmato per la categoria
Quest'ultima situazione comporta una duplice conseguenza negativa per la maggioranza delle organizzazioni: da un lato rappresenta delle occasioni perse e dall’altro si ripercuote negativamente nel meccanismo di ripartizione. Infatti i fondi non assegnati vengono suddivisi in proporzione al  numero di preferenze ricevute, andando così a creare delle inique situazioni di squilibrio a favore di poche organizzazioni. Ad esempio l'AIRC, nella categoria della ricerca scientifica, nel 2008 ha ottenuto 7 milioni per le scelte specifiche e ben 9,2 milioni dalla ripartizione.

E a livello di singole organizzazioni quali sono i risultati?
  • le prime tre organizzazioni di ogni categoria sono praticamente le stesse ogni anno, in alcuni casi si alternano solamente di posizione;
  • l'organizzazione che raccoglie più fondi è l'AIRC, che essendo presente sia tra gli enti di ricerca sanitaria che scientifica, nel triennio ha incassato circa 130 milioni di euro (di cui quasi la metà dalla ripartizione del fondo comune). La seconda è la Fondazione S. Raffaele del Monte Tabor con “solamente” 27,8 milioni e a seguire Medici Senza Frontiere con 22 milioni.
Conclusioni
Ovviamente non è possibile trarre delle conclusioni “assolute” perché ci mancano i dati del 2009 e del 2010 (che potrebbero dimostrare trend completamente diversi).
Si possono però individuare delle criticità che dovrebbero essere tenute in considerazione quando progettiamo la nostra campagna per il 5 x mille:
  • ancora poche persone utilizzano questo strumento. È quindi fondamentale ricordare che il 5 x mille è completamente gratuito, necessità solo della firma e del codice fiscale dell’onp e soprattutto è complementare all’8 x mille e non sostitutivo;
  • ci sono ampi margini di crescita per tutte le organizzazioni;
  • nel campo della ricerca sanitaria, e in parte in quella della ricerca scientifica, le organizzazioni che maggiormente riusciranno a spingere sulla diffusine del proprio codice potranno godere di un duplice vantaggio: l’aumento dei fondi specifici e la partecipazione alla ripartizione con una percentuale maggiore;
  • nella categoria delle organizzazioni di volontariato invece la situazione è altamente competitiva: solo chi riesce a diffondere il proprio codice fiscale riesce ad ottenere dei buoni risultati. In caso contrario rimangono "solo le briciole";
  • per le organizzazioni legate alle due attività di ricerca la comunicazione dovrà essere più razionale mirata a diffondere la propria immagine collegata allo specifico codice fiscale mentre per gli enti di volontariato dovrà essere più emotiva in modo da stimolare e coinvolgere maggiormente il donatore facendosi spazio tra le altre realtà.
E nella vostra organizzazione che tipo di campagna state preparando per il 5 x mille?